• Certificazione di parità di genere e prassi UNI/PDR 125:2022: perchè è un tema di grande attualità?

Il tema della parità di genere è un argomento di fortissima attualità nei contesti aziendali e non solo.

L’Obiettivo 5 dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile dell’ONU mira ad ottenere entro il 2030 la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne/ragazze e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione.

Inoltre nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) il governo ha delineato gli assi strategici per lo sviluppo del nostro paese: uno di questi assi riguarda proprio la promozione di politiche di inclusione sociale come la parità di genere, con lo stanziamento di fondi a favore dello sviluppo di politiche e opportunità di crescita per le donne, parità di retribuzione, politiche di gestione per la diversità di genere, protezione della maternità e in generale la valorizzazione del lavoro femminile.

La necessità di raggiungere questi obiettivi ha comportato la modifica, lo scorso novembre, del Codice delle Pari Opportunità (D. Lgs. 198/2006). In particolare l’approvazione della Legge 162/2021 ha reso obbligatorio il rapporto sulla situazione dell’impiego del personale maschile e femminile per tutte le aziende, pubbliche e private, con più di 50 dipendenti e ha introdotto la certificazione della parità di genere.

In questo contesto, l’Ente nazionale italiano di unificazione UNI – l’organismo nazionale italiano di normazione – ha pubblicato il 16/03/2022 la Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022 sulla Parità di Genere, prassi che delinea i requisiti per la Certificazione di Parità di Genere richiamata anche dal PNRR.

La Prassi di Riferimento (PdR) UNI 125:2022 definisce le linee guida del Sistema di Gestione per la Parità di Genere che si attua definendo e adottando un insieme di indicatori di performance relativi alla presenza e alla condizione femminile in azienda, alla loro misurazione e alla definizione di un piano di miglioramento nel tempo.

 

  • COSA COMPORTA PER LE AZIENDE CERTIFICARSI ALLA PARITÀ DI GENERE? CHI PUÒ CERTIFICARSI?

La Certificazione per la Parità di Genere è applicabile a qualsiasi tipo di Organizzazione, sia del settore privato, pubblico o senza scopo di lucro, indipendentemente dalle dimensioni e dalla natura dell’attività.

La UNI/PdR 125:2022 prevede infatti una flessibilità nella sua applicazione, andando ad adattarsi sia alle caratteristiche dei vari settori produttivi, sia alle dimensioni aziendali.

La Certificazione di Parità nasce come meccanismo di premialità per le aziende istituito all’interno della Legge 162/2021, all’articolo 5.

Le Linee Guida della UNI 125:2022 individuano gli aspetti chiave e gli indicatori per dare vita a un vero e proprio Sistema di Gestione della Parità di Genere la cui conformità può essere certificata da parte di un organismo autorizzato.

L’approccio è quello classico dei Sistemi di Gestione che si fonda sulla logica “Plan-Do-Check-Act” e si fonda su alcuni passaggi fondamentali: documentazione del Sistema, monitoraggio degli indicatori, comunicazione interna/esterna, audit interni, gestione delle situazioni non conformi e implementazione di un sistema teso al miglioramento continuo.

 

  • QUAL È L’OBIETTIVO DELLA CERTIFICAZIONE PER LA PARITÀ DI GENERE?

La Certificazione per la Parità di Genere ha come obiettivo la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo delle diversità, in grado di promuovere e valorizzare il contributo delle donne alla crescita dell’organizzazione.

Per raggiungerlo è necessario intervenire sulle politiche e sui processi aziendali, sulla comunicazione interna ed esterna e anche sui comportamenti delle persone che costituiscono l’azienda stessa.

L’obiettivo ultimo è aumentare la presenza femminile in azienda, consentire sia alle donne che agli uomini le stesse opportunità di carriera fino ai vertici, agire sula parità di retribuzione e consentire la conciliazione vita-lavoro.

 

  • QUALI SONO I VANTAGGI E LE PREMIALITÀ PER LE AZIENDE VIRTUOSE CHE DECIDONO DI CERTIFICARSI PER LA PARITÀ DI GENERE?

La Legge 162/2021, all’articolo 5, stabilisce come premialità per le aziende che certificano la parità di genere uno sgravio sul versamento dei contributi previdenziali. Sono previsti anche stanziamenti per finanziare attività di formazione e assistenza a favore delle piccole e medie aziende che vogliono intraprendere il percorso di certificazione.

A questo si aggiunge una miglior valutazione in caso di partecipazione a bandi pubblici italiani o europei.

 

  • ENTRIAMO NEL DETTAGLIO DELLA PRASSI UNI 125:2022: QUALI SONO LE AREE DI INTERVENTO E GLI INDICATORI?

Per consentire la misurazione del livello di maturità di un’organizzazione rispetto alle pari opportunità, la Prassi UNI 125:2022 ha individuato 6 macro aree di valutazione.

A ciascuna macro area è associato una serie di indicatori e un peso specifico della macro area nella valutazione complessiva:

  1. Cultura e strategia (7 indicatori, peso 15%): misura la coerenza tra vision e valori dell’organizzazione e i principi della parità di genere
  2. Governance (5 indicatori, peso 15%): analizza il modello di governance e la presenza femminile negli organi direttivi e di controllo
  3. Processi HR (6 indicatori, peso 10%): analizza le politiche di gestione del personale in relazione al ciclo di vita dell’organizzazione
  4. Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda (7 indicatori, peso 20%): analizza l’accesso neutrale ai percorsi di carriera e crescita interna
  5. Equità remunerativa di genere (3 indicatori, peso 20%): analizza la differenza retributiva, secondo una logica di total reward che considera anche compensi non monetari come l’accesso a sistemi di welfare e well-being
  6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro (5 indicatori, peso 20%): analizza la presenza di politiche a sostegno della genitorialità e la tutela delle donne che hanno figli in età prescolare o scolare.

Alcuni indicatori sono puramente qualitativi (ammettono una risposta SI/NO), altri sono quantitativi, ovvero prevedono una misurazione. A ciascun indicatore è associato un punteggio che, ponderato in relazione all’area di appartenenza, genera la valutazione finale. Soltanto un punteggio complessivo superiore al 60% permette di accedere alla certificazione.

È prevista comunque una semplificazione e una modulazione degli indicatori in relazione alla dimensione dell’azienda e al settore di appartenenza.

 

  • COME OTTENERE LA CERTIFICAZIONE PER LA PARITÀ DI GENERE SECONDO LE LINEE GUIDA DELLA UNI/PDR 125:2022?

Per ottenere la certificazione, è necessario innanzitutto implementare un efficace sistema di gestione per la parità di genere, conforme alla linea guida UNI/PdR 125:2022. ETC Soluzioni ti segue nel percorso verso la certificazione.